Curato da Mauro - Aggiornato: 5 giugno 2008
Dèi, Divi e Tempo
Sinossi
Personaggi
Canzoni
Rappresentazioni
Copione, Musiche e SIAE
Link - Miti e Tempo
Un piccolo gruppo, quindi, è "emigrato" a Hollywood, per tentare la difficile via del successo. Tra un provino e l’altro si ritrovano al Café Olympus, aperto da Bacco proprio per avere un luogo dove ritrovarsi in un ambiente familiare, poter indossare i propri costumi tradizionali e gustare piatti e bevande del proprio "paese". Manitu, il dio locale, non vede di buon occhio questa "invasione" e frequenta il locale per tenerli sotto controllo.
Nel locale campeggia la grande fotografia del famoso regista Von Filmesntein, che tutti ammirano e venerano, sperando un giorno di riuscire a fare un film con lui. Infatti, avere una parte in un film di Von Filmenstein significa esser consacrati nell'Olimpo hollywoodiano.
Nel Café Olympus arrivano, per un "caso" due umani, Giacinto e Dafne, un tassista e la sua passeggera, una ragazza che cerca anche lei di diventare una stella del cinema. L’auto con i due ha investito un passante e Odino, violando la regola che proibisce di portare nel locale gli uomini, ha portato dentro il ferito per prestargli le prime cure.
Gli dèi riconoscono che il ferito è proprio il regista Von Filmenstein che, non sembra essersi fatto niente e che promette loro, per ringraziarli dell’aiuto, di tornare il gioerno dopo per fare a tutti un provino. La grande occasione è dunque arrivata e l’eccitazione di tutti gli dèi è al massimo.
Purtroppo il provino va malissimo e solo Dafne lo supera. Gli dèi scoprono però che non si tratta del vero Von Filmenstein, ma di Manitu travestito che cercava, con questo stratagemma di demoralizzarli, farli rinunciare a diventare divi ed indurli a tornare ai loro paesi. Manitu confessa il suo piano, ma neppure lui sa di essere stato lo strumento di un dio più potente e pericoloso.
Gli dèi scoprono però che Crono, dio del tempo, evaso dall’esilio cui l’aveva costretto Giove, ha deciso di vendicarsi distruggendo l’umanità, con un piano diabolico, messo in atto da anni. Crono teme che gli dèi scoprano il suo piano e ne architetta un altro per indurli a rinunciare a diventare "divi".
Non ci riesce e gli dèi dimenticati capiranno che possono ancora essere utili agli uomini: salvandoli prima che sia troppo tardi. Sarà una corsa contro il tempo!
SCENOGRAFIA
La scena è interamente occupata dal Café Olympus.
In primo piano, verso il proscenio, cinque tavolini da bar con due-tre sedie ognuno. Sulla sinistra della scena, un bancone da bar con dietro mensole con bottiglie. Sopra il bancone, in alto, una grande scritta al neon Café Olympus, con il gambo delle "y" che si allunga a formare una saetta. Sotto la scritta un grande orologio in ombra che si illumina solo quando i personaggi lo guardano. Sulla parete di fondo, in posizione centrale, un cartello con il menu del giorno e, più in alto, una gigantografia di un uomo con un grande cappello nero calato sulla fronte, grandi occhiali neri ed una lunga e folta barba che copre tutto il viso. Sulla destra della scena, in prossimità del proscenio, l’ingresso del café. Sulla destra della scena, un juke-box, una "slot-machine" ed un appendiabiti. Sul fondo, un piccolo palcoscenico rialzato. Di lato al palco, nell’angolo a sinistra, un trono con una saetta disegnata sullo schienale (è il trono di Giove).
Ingressi-uscite di scena:
Cantina - in fondo a sinistra, accanto al bancone del bar
Ingresso Café Olympus - davanti a destra (è l'ingresso che dà sulla "strada")
Toilette - in fondo a destra, dopo la "slot-machine" e il juke-box.
Per la rappresentazione sono stati scelti i nomi romani degli dèi (a parte il caso di Crono, dove è stato mantenuto il nome greco), più familiari al pubblico italiano. (Per i costumi consigliamo di consultare dei testi di mitologia o fare una ricerca su Internet.) Le indicazioni qui di seguito sono un compromesso tra l'iconografia classica e le esigenze di rappresentazione.
Giove (Zeus) - Aspetto: uomo maturo ma giovanile, sui 50 anni, con barba e capelli brizzolati. Carattere: sanguigno e facile agli scatti d’ira, ma succubo di Giunone; vanesio e galante con il gentil sesso. Abbigliamento: indossa una tunica bianca, decorata con motivo a "greca" dorato (sul modello di quelle indossate dai senatori dell'antica Roma). In mano porta sempre una folgore, gialla e lunga circa un metro, che a volte usa come bastone ed uno scettro sormontato da un'aquila.
Giunone (Era) - Aspetto: donna di circa 40 anni, ancora avvenente. Carattere: bisbetica e motivatamente gelosa di Giove, con l’evidente desiderio di piacere ancora. Abbigliamento: indossa una tunica lunga e scollata, stretta in vita con una cinta dorata e decorata con greche anch'esse dorate.
Mercurio (Ermes) - Aspetto: uomo sui 30 anni, atletico. Carattere: estroverso e ciarliero, furbacchione, dinamico ed esibizionista. Abbigliamento: indossa una tunica corta, poco sopra il ginocchio, e calzari alati. Ha con sé la cappa che lo rende invisibile e la bacchetta magica (verga d’oro con serpenti intrecciati), che addormenta o risveglia gli uomini. Quando lavora, indossa anche un cappello alato a falde larghe, che tiene a portata di mano o appeso all’appendiabiti all’ingresso.
Apollo (Elios) - Aspetto: uomo di 30 anni circa, molto bello. Carattere: introverso, narcisista, tipo "bello e impossibile", con atteggiamento insofferente da intellettuale incompreso. Abbigliamento: indossa una tunica, aperta sul petto, lunga al ginocchio ed una "clàmide" (un corto mantello con fibbia sulla spalla destra). Ha sempre con sé la lira, che strimpella per accompagnare le canzoni o poesie che compone. Ha la testa cinta con una corona di alloro; potrebbe indossare, ogni tanto, occhiali da sole scuri.
Diana (Artèmide) - Aspetto: donna di 30 anni circa, bella ma con un che di mascolino. Carattere: polemica e un po’ rude e selvatica, difende la sua verginità con atteggiamento di diffidenza verso gli uomini. Abbigliamento: indossa una tunica corta al ginocchio e calzari lunghi in pelle. Al polso sinistro, ha un paracolpi di cuoio da arciere. Porta sempre, a tracolla, un arco ed una faretra con diverse frecce.
Minerva (Atèna) - Aspetto: donna sui 30-35 anni. Carattere: saggia e colta, a lei ricorrono le altre dee per aiuto e consiglio; ha la passione dell’enigmistica. Abbigliamento: indossa una tunica scollata e lunga fin sotto il ginocchio, occhialetti da intellettuale; ha con sé uno scudo, una lancia ed un elmo con un occhio.
Bacco (Diòniso) - Aspetto: uomo sui 40 anni, di corporatura grassoccia. Carattere: bonario, allegro e comunicativo. Abbigliamento: indossa una tunica lunga fino a sotto il ginocchio. Porta al collo un cavatappi ed un cucchiaio da sommellier. In testa ha una corona di grappoli e foglie d’uva.
Venere (Afrodite) - Aspetto: ragazza di 20-25 anni, bionda e molto avvenente. Carattere: sensuale, disponibile, un po’ insicura. Abbigliamento: indossa una cortissima tunica, scollata e leggera che mette in evidenza le forme perfette. In vita porta il "cinto di Venere", una cintura fatta di rose intrecciate. Ogni tanto addenta una mela, suo frutto prediletto.
Hathor - Aspetto: donna di circa 30-35 anni, di una bellezza mediterranea. Carattere: serio, austero e taciturno, sempre compassata, anche quando canta canzoni punk-rock. Abbigliamento: indossa un tipico vestito lungo e stretto egizio, capelli lisci neri e lunghi. Sul capo ha un copricapo con due lunghe corna che circondano un disco solare.
Odino - Aspetto: uomo di 40 anni, robusto e possente. Carattere: allegro, sanguigno, istintivo, rude ma buono. Appassionato di guerre e scommesse. Abbigliamento: indossa un elmo con lunghe ali ai lati che puntano verso l'alto. È vestito con pelli rozze e porta bracciali in metallo. Ha con sé una lancia ed una grande spada appesa al fianco.
Manitù (Wakan Tanka) - Aspetto: uomo di 50 anni, alto e corpulento. Carattere: taciturno, riservato, con sporadiche esplosioni d’ira. Abbigliamento: vestito come un Sachem (capo pellerossa). Si potrebbe prendere ad esempio l'abbigliamento di Toro Seduto (Sitting Bull), quindi con un copricapo di penne, lungo fin quasi a terra, ed una tunica di pelle di bisonte, fino a metà polpaccio e pantaloni in pelle, decorati con disegni "indiani", come quelli di una tenda indiana (teepee). Al collo ha collane di ossi, alla cintura un'ascia indiana (tomahawk) Ai piedi ha i tipici mocassini indiani di pelle e porta sempre in mano una lunga pipa (calumet).
Manitu-Regista - Quando è travestito da regista von Filmenstein, Manitù indossa un'abbondante palandrana nera, lunga fino ai piedi, un cappellaccio nero; ha una lunga barba nera e dritta, folti baffi neri e grandi occhiali da sole, anch'essi neri (somiglia un po' ai componenti del gruppo "ZZ Top")
Crono (Saturno) - Aspetto: uomo sui 60-70 anni, con molte rughe e pochi capelli bianchi, scarmigliati. Carattere: diffidente, maligno e un po’ pazzoide. Abbigliamento: indossa un ampio mantello nero con un grande cappuccio. Ha con sé una falce abbastanza piccola per essere nascosta sotto il mantello.
Crono-Cheolaetl - Quando è travestito da Cheolaetl, indossa un costume tipico da dio azteco, con un copricapo piumato (vedere raffigurazioni di Quetzalcoatl-Cucultan-Votan).
Giacinto-von Filmenstein
Dafne
1.01 - Dove sono gli dèi dimenticati (Venere e Coro)
1.02 - Café Olympus (Giove e Coro)
1.03 - Ambrosia Taxi (Mercurio e Coro)
1.04 - Sono un barbaro (Odino e Coro)
1.05 - Non voglio diventare un divo (Crono e Coro)
1.06 - La grande occasione (Tutti)
1.07 - La vita del barista (Bacco)
1.08 - Il sono il dio del tempo (Crono)
1.09 - Non vogliamo tutto, dacci una parte (Tutti)
1.10 - La grande occasione (è arrivata) (ripresa - Tutti)
1.11 - Stanotte non la dimenticherai (Giunone, Venere e Minerva)
ATTO SECONDO
2.12 - Zombie Dance (Hathor e Coro)
2.13 - Come ho sconfitto Crono (Giove, Mercurio e Coro)
2.14 - Grecia mia (Dèi greci)
2.15 - Tu sei il dio giusto per me (Dafne, Giacinto e Apollo)
2.16 - Tu sei giusto per me (ripresa - Dafne e Giacinto)
2.17 - La grande occasione (è arrivata) (ripresa - Tutti)
2.18 - Io sono un regista divino (Manitù-Regista e Coro)
2.19 - La grande occasione (ripresa - Tutti)
2.20 - Questa è la mia vendetta (Crono, Giove e Coro)
2.21 - Piano piano (Tutti)
2.22 - La grande occasione degli dèi (ripresa - Tutti)
Attenzione: specificate se desiderate ricevere la versione "musical" o quella "commedia".
Il copione può essere inviato per e-mail (file "pdf") oppure via posta: su dischetto (file "pdf"), cd-rom (file "pdf") o cartaceo.
Per leggere un file ".pdf" occorre avere il programma "Acrobat Reader v4.05", o superiore, che si può scaricare gratuitamente dal sito Adobe Systems o dal sito OldVersion.com
Se siete interessati a mettere in scena "Café Olympus" potete inviare una e-mail, con un po' di informazioni sulla vostra compagnia, a Quattrocchi & Cattivelli.
La commedia, ovviamente, è depositata e quindi occorre chiedere il permesso di rappresentazione alla SIAE. Consigliamo di farlo con un certo anticipo in quanto è necessaria la nostra autorizzazione anche per le compagnie amatoriali.
Musiche disponibili:
Musiche di Umberto Sanavìo
Sono state composte dal Maestro Umberto Sanavìo. Sono disponibili gli spartiti ed un cd con basi musicali con voce guida. Gli interessati possono mandare una e-mail a noi che provvederemo ad inoltrarla al Maestro Sanavìo.
In preparazione