Policy internazionale di Fidonet


Documento postato, in piu' parti, in Forum Alcei da Giovanni Lopes.

SEZIONE 1 - Premessa ed introduzione
SEZIONE 2 - Procedure riguardanti i sysop
SEZIONE 3 - Procedure generali per i coordinatori
SEZIONE 4 - Procedure per i coordinatori di net
SEZIONE 5 - Procedure per i coordinatori regionali
SEZIONE 6 - Procedure per i coordinatori di zona
SEZIONE 7 - Procedure per il coordinatore internazionale
SEZIONE 8 - Procedure di referendum
SEZIONE 9 - Risoluzione delle dispute
SEZIONE 10 - Appendici
Integrazione italiana (Region 33)


From: Giovanni Lopes 

Date: 24 Jul 95 10:26:00 +0000

Subject: Policy Fidonet - Sezione I (1/2)

Message-Id: <104_9507242002@abeline.it>

Organization: Abeline

To: alcei@inet.it

Sender: owner-alcei@venere.inet.it

Precedence: bulk



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|                                                  _            |

|                                                 /  \          |

|       International                            /|oo \         |

|    FidoNet Association                        (_|  /_)        |

|                                                _`@/_ \    _   |

|                                               |     | \   \\  |

|      P. O. Box 41143                          | (*) |  \   )) |

|   Saint Louis, MO 63141          ______       |__U__| /  \//  |

|  United States of America       / FIDO \       _//|| _\   /   |

|                                (________)     (_/(_|(____/    |

|                                                     (tm)      |

+---------------------------------------------------------------+



                          F I D O N E T



                             Policy

            Norme di comportamento e guida operativa



                     Versione 4.8 (Italiana)





                traduzione di Giorgio Rutigliano

              Coordinatore Regionale FidoNet Italia

                            nodo 33/1





 Fido e FidoNet sono marchi registrati della Fido Software, Inc.






                           SEZIONE 1



                    PREMESSA ED INTRODUZIONE



Premessa di Giorgio Rutigliano.



Questo documento, tradotto dall'originale Policy4 (ex P4V8), con-

tiene la normativa internazionale dell'Associazione FidoNet. Ogni

CBBS che richiede l'ingresso alla rete implicitamente si  impegna

a rispettare le norme stabilite in questa normativa, e nei  docu-

menti  ad essa associati PolicyZ2 e Policy33, che  contengono  le

estensioni della Zona 2 e della Region 33.

Nel presente documento vengono mantenuti inalterati tutti i  ter-

mini anglosassoni che tradotti in italiano potrebbero creare con-

fusione.

(Agosto 1989)



Premessa dell' IFNA.



Questo  documento  stabilisce le linee  politiche  operative  dei

Sysop  membri dell'organizzazione FidoNet di sistemi di  Bulletin

Board  Elettronici. La FidoNet e' definita dalla lista  dei  nodi

(Nodelist) edita settimanalmente dal Coordinatore Internazionale.



Documenti  separati  possono essere definiti a livello  di  Zona,

Regione o Network (di seguito abbreviato in Net) per fornire det-

tagli aggiuntivi sulle procedure locali. In via ordinaria, questi

documenti integrativi non debbono contraddire questa Policy.  Na-

turalmente, previa approvazione del Coordinatore  Internazionale,

tali documenti integrativi possono essere usati per  implementare

differenze motivate da condizioni locali, senza tuttavia  aggiun-

gere restrizioni ai membri FidoNet che eccedano quelle incluse in

questo documento, escluso l'imposizione di periodi 'mail' locali.



1.0 Lingua.



La lingua ufficiale della rete FidoNet e' l'Inglese. Tutti i  do-

cumenti debbono essere disponibili in Inglese. E' incoraggiata la

traduzione in altre lingue.



1.1 Introduzione.



La FidoNet e' un sistema amatoriale di posta elettronica. In base

a  questo tutti i suoi partecipanti ed operatori  sono  volontari

non  retribuiti. Dai suoi inizia come interconnessione tra  pochi

amici (1984), oggi (1989) include oltre 5000 sistemi in sei  con-

tinenti.



La  FidoNet non e' un vettore commerciale: e' una  rete  pubblica

solo  in quanto i nodi indipendenti costituenti la  rete  possono

individualmente fornire accesso pubblico a tale rete attraverso i

loro sistemi.



La FidoNet e' abbastanza grande da crollare sotto il proprio peso

senza una struttura operativa, fornita dalla suddivisione in Net,

ed un controllo decentrato. Questo documento descrive le procedu-

re che sono state messe a punto per gestire la rete.



1.2 Organizzazione.



I  sistemi  FidoNet sono raggruppati in vari livelli,  e  l'ammi-

nistrazione e' decentrata ad ognuno di questi. Di seguito e'  una

brave descrizione della struttura; piu' in avanti saranno discus-

si i compiti dei vari Coordinatori.



1.2.1 Sistemi Individuali e Operatori di Sistema (Sysop).



La  piu'  piccola suddivisione della rete FidoNet e'  il  sistema

individuale, corrispondente ad un rigo della nodelist. L'Operato-

re del Sistema, detto Sysop, formula una politica di gestione del

BBS e di interazione con gli utenti. Il Sysop deve interagire con

il resto della rete per ricevere ed inviare messaggi, e le  poli-

tiche  di  gestione debbono essere in accordo  con  quelle  degli

altri livelli FidoNet.



1.2.1.1 Utenti.



Il Sysop e' responsabile delle azioni degli utenti che si  riper-

cuotono  sul resto della rete. Tutto il traffico immesso in  rete

da un nodo e' considerato generato da un utente se non e'  creato

dal  Sysop, ma e' sotto la responsabilita' di quest'ultimo  (vedi

la sezione 2.1.3).



1.2.1.2 Points.



Un  Point e' un sistema FidoNet compatibile che non e'  riportato

nella  nodelist, ma che comunica con la rete attraverso  un  nodo

definito  'Boss'. Un Point e' generalmente considerato alla  pari

di  un  utente per cui il suo nodo 'Boss' e'  responsabile  della

posta originata dal Point (vedi sezione 2.1.3). I Point sono  in-

dirizzati  utilizzando il numero di nodo del Boss: ad esempio  un

Point  con Boss 114/15 potrebbe essere il 114/15.12.  I  messaggi

destinati al Point devono essere inviati al Boss, che provvedera'

ad instradarli a destinazione.



Per la gestione dei Point, il Boss deve utilizzare un numero pri-

vato di net che generalmente non deve essere visibile al di fuori

della  relazione Boss-Point. Sfortunatamente, nel caso  il  point

chiami  un  altro sistema direttamente (in una  file-request,  ad

esempio)  il numero privato appare nell'indirizzo del nodo  chia-

mante.  In  questo i Point differiscono dagli utenti,  in  quanto

operano sistemi FidoNet compatibili che sono in grado di  entrare

in contatto con sistemi diversi da quello del Boss.





1.2.3 Net e Coordinatori di Net.



Un Net e' un raggruppamento di nodi in una Zona geografica,  nor-

malmente  definita  da un'area di bassi costi telefonici.  I  Net

coordinano la loro attivita' di scambio messaggi in modo da dimi-

nuirne i costi.



Il Coordinatore di Net ha il compito di mantenere una  lista  dei

nodi  del Net, e di instradare ai nodi del Net tutti  i  messaggi

ricevuti da altri nodi FidoNet. Il Coordinatore di Net puo' pren-

dere accordi per gestire i messaggi in uscita dal Net, ma non  e'

obbligato a farlo.



Il Coordinatore di Net e' nominato dal Coordinatore Regionale.



1.2.3.1 Hub.



Gli Hub esistono solo in alcuni Net. Possono essere nominati  dal

Coordinatore di Net per contribuire alla gestione di grosse reti.

La  definizione  dei compiti e delle procedure degli Hub  sono  a

carico del Coordinatore di Net, e non saranno discussi in  questa

sede.  Il Coordinatore di Net non puo' comunque delegare la  pro-

pria responsabilita' di mediare dispute.



1.2.4 Regioni e Coordinatori Regionali.



Una  Regione e' una Zona geografica ben definita contenente  nodi

che possono o no essere combinati in Net. Una tipica Regione con-

tiene un gran numeri di nodi raggruppati in Regioni ed un piccolo

numero di nodi indipendenti che non sono parte di Net.



Il Coordinatore Regionale ha il compito di mantenere la lista dei

nodi indipendenti della Regione e di ricevere le sotto-liste  dai

Coordinatori di Net della Regione. Tutti questi dati vengono fusi

per creare la lista dei nodi della Regione, che viene inviata  al

Coordinatore della Zona. Il Coordinatore della Regione non effet-

tua alcun servizio di instradamento dei messaggi per nessun  nodo

della Regione.



Il Coordinatore Regionale e' nominato dal Coordinatore di Zona.



1.2.5 Zone e Coordinatori di Zona.



Una  Zona e' una grande area geografica contenete molte  Regioni,

che copre uno o piu' paesi e/o continenti.



Il  Coordinatore  di Zona compila la lista dei nodi di  tutte  le

Regioni  della Zona, e crea la lista principale (NODELIST)  ed  i

file di differenza (NODEDIFF), che sono distribuite attraverso la

rete  FidoNet  nella Zona. Il Coordinatore di Zona  non  effettua

servizi di instradamento della posta per nessun nodo della Zona.



Il  Coordinatore di Zona e' eletto dai Coordinatori Regionali  di

quella Zona.



1.2.6 Zone Coordinator Council.



In  determinati casi i Coordinatori di Zona operano in  consiglio

per fornire supporto al Coordinatore Internazionale. Questo  tipo

di  organizzazione  e' simile a quella di un consiglio  di  ammi-

nistrazione, formato da un presidente e dai consiglieri. In  par-

ticolare  il  consiglio opera sulle questioni  interzonali;  cio'

include,  ad  esempio, la messa a punto della  generazione  della

nodelist,  la mediazione di dispute interzonali e tutto cio'  che

non e' di competenza dei livelli inferiori della FidoNet.



1.2.7 Coordinatore Internazionale.



Il Coordinatore Internazionale e' il Coordinatore di Zona  "primo

tra  pari" e coordina la generazione della lista  principale  dei

nodi da parte dei Coordinatori di Zona.



Il Coordinatore Internazionale agisce come presidente dello  Zone

Coordinator  Council e sovraintende alle elezioni -  organizzando

l'annuncio dei referendum, la raccolta ed il conteggio dei  voti,

la proclamazione dei risultati - nei casi in cui queste riguardi-

no l'intera rete FidoNet.



Il Coordinatore Internazionale e' eletto dai Coordinatori di  Zo-

na.



1.2.8 Organizzazione Top-Down.



Questi livelli hanno lo scopo di distribuire l'amministrazione ed

il controllo della rete FidoNet al livello piu' basso possibile e

nel contempo consentire azioni Coordinate dell'intera rete.

L'amministrazione  e' resa possibile da una  organizzazione  top-

down, ove ogni livello e' responsabile per quello  immediatamente

inferiore.



Ad  esempio, un Coordinatore Regionale e' responsabile  verso  il

Coordinatore  di Zona di cio' che accade nella sua  Regione.  Dal

punto di vista del Coordinatore di Zona, il Coordinatore Regiona-

le e' totalmente responsabile della correttezza delle  operazioni

della Regione. Lo stesso tipo di rapporto esiste tra il Coordina-

tore Regionale e quello di Net.



Se  una persona di un livello superiore a quello di Sysop non  e'

in grado di osservare i suoi compiti, la persona a livello  imme-

diatamente superiore puo' rimpiazzarla. Ad esempio, se un Coordi-

natore Regionale non effettua in modo corretto i suoi compiti, il

Coordinatore di Zona puo' rimpiazzarlo.



Per  fornire  una migliore organizzazione dei  livelli  superiori

della rete FidoNet vi sono due eccezioni a questa  organizzazione

Top-Down. I Coordinatori di Zona e il Coordinatore Internazionale

sono  eletti a maggioranza dei voti dei Coordinatori  di  livello

immediatamente  inferiore. Allo stesso modo, le  decisioni  prese

dal  Coordinatore Internazionale possono essere modificate  dallo

Zone Coordinator Council, e quelle di quest' ultimo dai Coordina-

tori Regionali (vedi le sezioni 6 e 7 per ulteriori dettagli). Le

decisioni prese da altri Coordinatori non  possono essere modifi-

cate  da  votazioni a livello inferiore, mentre sono  soggette  a

processo di appello cosi' come descritto al punto 9.5.



1.3 Definizioni.



1.3.1 FidoNews.



La  FidoNews  e' un bollettino settimanale distribuito  in  forma

elettronica attraverso la rete. E' un mezzo importante, attraver-

so  il quale comunicano i Sysop della rete. La FidoNews danno  il

senso  di essere una comunita' di persone unite da  un  interesse

comune;  pertanto Sysop e utenti sono incoraggiati a  contribuire

alle FidoNews. Articoli e notizie debbono essere inviate al  nodo

1:1/1;  un file contenente descrizioni sul formato da  utilizzare

e' disponibile su tale nodo e su molti altri sistemi.



1.3.2 Geografia.



Ogni livello della rete FidoNet e' geograficamente contenuto  dal

livello  immediatamente superiore. Ogni localita'  geografica  e'

coperta da una Zona e da una Regione della Zone, mentre puo'  es-

sere o no coperta da un Net. Non puo' mai accadere che due Zone o

due Regioni o due Net coprano la stessa area geografica.



Se  un  nodo e' nell'area di un Net questo deve essere  parte  di

quel  Net e non un nodo indipendente della  Regione  (l'eccezione

principale  e' un nodo che riceve abnormi quantita'  di  messaggi

host-routed; vedi la sezione 4.2). I confini dei Net sono deline-

ati in base alle aree  definite dalle compagnie telefoniche loca-

li; anche in caso di aree in cui la densita' dei nodi e' tale  da

richiedere  l'impementazione  di piu' Net per una  singola  area,

considerazioni geografiche stabiliscono se un nodo debba apparte-

nere all'uno o all'altro Net.

L'affiliazione ad un Net e' basata esclusivamente su basi geogra-

fiche  e/o  tecniche e non e' ___ basata su fattori  personali  o

sociali.



Vi  sono  casi  in cui la distribuzione  delle  aree  telefoniche

portano a situazioni in cui la logica impone che un nodo  fisica-

mente  appartenente ad una Regione debba in effetti essere  asse-

gnato ad un'altra. In questi casi, e previo accordo dei Coordina-

tori  delle Regioni e della Zona interessati, e'  possibile  fare

delle  eccezioni.  Queste eccezioni sono descritte  alla  sezione

5.6.



1.3.3 Zone Mail Hour.



E' denominato Zone Mail Hour (ZMH) il periodo di tempo durante il

quale  tutti i nodi debbono essere in grado di ricevere  messaggi

dalla rete. Ogni Zona FidoNet definisce una ZMH e comunica la sua

ZMH a tutte le altre Zone FidoNet. Vedi i punti 2.1.8 e 10.2.



Precedentemente  la ZMH era denominata NMH (National Mail Hour  o

Net Mail Hour): il termine Zone Mail Hour e' piu' appropriato.



1.3.4 Lista dei nodi (Nodelist).



La  lista  dei nodi e' un file, aggiornato  settimanalmente,  che

contiene  gli  indirizzi di tutti i  nodi  FidoNet  riconosciuti.

Questo  file e' al momento reso disponibile dal  Coordinatore  di

ogni Zona non piu' tardi della ZMH del sabato, ed e'  distribuito

in  forma  elettronica per mezzo di download o  di  file  request

senza  alcun costo. Per essere inclusi nella nodelist  i  sistema

devono  soddisfare le caratteristiche minime definite  in  questo

documento. Nessuna caratteristica aggiuntiva puo' essere imposta.



Nodelist parziali (di una singola Zona, ad esempio) possono esse-

re disponibili ai differenti livelli della rete FidoNet. L' elen-

co  completo, pubblicato dal Coordinatore Internazionale,  e'  la

lista dei nodi ufficiale della rete FidoNet, ed e' utilizzato  in

circostanze  quali la determinazione del diritto di voto in  caso

di  elezioni.  Tutte le parti che contribuiscono  alla  creazione

della nodelist totale sono disponibili sui sistemi di ogni  Coor-

dinatore di Zona e Regionale.



1.3.5 Comportamento troppo seccante.



Ci sono riferimenti in questo documento al "comportamento  troppo

seccante",  particolarmente  nella sezione 9  (Risoluzione  delle

dispute). E' difficile definire questo termine, in quanto  basato

sul libero giudizio della struttura di coordinamento. In generale

il  comportamento seccante irrita, secca o causa danno  ad  altre

persone: non e' necessario infrangere la legge per essere seccan-

te.



C'e' una distinzione tra un "comportamento troppo seccante" e  il

(semplice) comportamento seccante. Ogni nuovo sysop, ad  esempio,

segue una curva di apprendimento, sia dal punto di vista  tecnico

(su come mettere a punto il software) che dal punto di vista  so-

ciale (come interagire con la rete FidoNet). E' facile che duran-

te  questo periodo capiti di seccare qualcun altro.  Solo  quando

questo  tipo di comportamento persiste, anche dopo aver  chiarito

la  situazione, che diventa "troppo seccante". Questo non  toglie

che sia possibile "seccare" anche senza ripetizione (ad  esempio,

deliberate  falsificazioni nell'invio di messaggi possono  facil-

mente  diventare  troppo seccanti fin dal  primo  tentativo),  ma

semplicemente illustra come una certa tolleranza sia  giustifica-

ta.  Per maggiori informazioni fare riferimento alla sezione 9  e

ai casi riportati (sezione 10.3).



1.3.6 Uso commerciale.



FidoNet e' una rete amatoriale, i cui partecipanti investono tem-

po  e moneta per farla funzionare, a favore di tutti gli  utenti.

Non  e' giusto che imprese commerciali sfruttino  questi  sforzi,

gratuiti, per perseguire i propri interessi. D'altro canto  Fido-

Net fornisce una via efficace per lo scambio di informazioni  tra

imprese ed utenti, con il mutuo beneficio di tutti.



I  Coordinatori  di Net potrebbero essere costretti  a  sostenere

operazioni commerciali instradando messaggi host-routed,  persino

trovarsi  implicati  in azioni legali nel caso siano  state  date

garanzie sui tempi e sui metodi di inoltro dei messaggi.



E' quindi politica FidoNet che i "messaggi commerciali" non siano

inviato attraverso i Coordinatori: questo termine include tutti i

messaggi che hanno specifico interesse di affari senza essere  di

beneficio  al  Net in quanto tale. Esempi  includono  i  messaggi

interni  ad una organizzazione od azienda e tra organizzazioni  o

aziende,  richieste su prodotti specifici (come informazioni  sui

prezzi), ordini e messaggi ad essi associati, e tutto cio' che e'

specificatamente in relazione con gli affari.






                           SEZIONE 2



                  PROCEDURE RIGUARDANTI I SYSOP



2.1 Generalita'.



2.1.1 Le Basi.



Il Sysop, come operatore di un nodo individuale, puo' in generale

agire  come  meglio preferisce se osserva gli eventi  di  scambio

messaggi, non secca troppo gli altri nodi FidoNet, non promuove o

partecipa alla distribuzione di software piratato e non ha  altri

tipi di comportamento illegale via FidoNet.



2.1.2 Familiarita' con la Policy.



Per  potere meglio comprendere il termine  "comportamento  troppo

seccante" e' necessario che tutti i Sysop occasionalmente  rileg-

gano il documento di politica FidoNet. I nuovi Sysop debbono  fa-

miliarizzarsi con la Policy prima di richiedere un numero di  no-

do.



2.1.3 Responsabilita' per il traffico di messaggi.



Ogni  Sysop elencato nella nodelist e' responsabile per tutto  il

traffico  di messaggi che viene introdotto nella rete  attraverso

il suo nodo come, ad esempio, tutto i messaggi  introdotti  dagli

utenti, Point e ogni altra rete per cui il nodo agisca come cana-

le  di  transito. Se il Sysop consente che messaggi  generati  in

altre  reti entrino in FidoNet attraverso il suo nodo, il  canale

di  transito (gateway) deve essere chiaramente identificato,  con

il  suo indirizzo FidoNet, come punto di origine di quel  messag-

gio, e deve inoltre agire anche in senso inverso. Se tali messag-

gi dovessero violare la Policy e' compito del Sysop correggere la

situazione.



2.1.4 Crittografazione e lettura dei messaggi.



FidoNet e' un sistema amatoriale; la nostra tecnologia e' tale da

non garantire la riservatezza dei messaggi. Ogni Sysop, in quanto

tale,  ha  il  diritto di leggere il traffico  che  transita  sul

proprio sistema, se non altro per assicurarsi che il suo nodo non

sia utilizzato per scopi illegali o commerciali. La  crittografa-

zione dei messaggi rende ovviamente impossibile questa  verifica.

Inoltre,  traffico  crittografato  e/o  commerciale  inviato  per

l'inoltro  (forwarding) senza espresso permesso di tutti  i  nodi

costituenti  il sistema di smistamento costituisce  comportamento

seccante.  (Vedi la sezione 1.3.6 per la definizione di  traffico

commerciale).



2.1.5 Integrita' del traffico in transito.



Il Sysop non puo' modificare alcun messaggio, matrix o  EchoMail,

in  transito  sul  proprio sistema, oltre  quanto  richiesto  per

l'inoltro o per altri fini tecnici. Se offeso dal contenuto di un

messaggio,  il  Sysop deve seguire la  procedura  descritta  alla

sezione 2.1.7.



2.1.6 Messaggi Net Privati.



La parola "privato" deve essere utilizzata con molta cura, specie

con gli utenti di un BBS. Alcuni Stati hanno leggi che riguardano

i "messaggi privati", e dovrebbe essere fatto notare che la paro-

la "privato" non implica il fatto che nessun altra persona, oltre

il destinatario, sia in grado di leggere il messaggio.

I  Sysop  che non possono offrire questa  distinzione  dovrebbero

considerare la possibilita' di non offrire tale opzione.



Se  un utente invia un "messaggio privato" non ha  controllo  sul

numero  di sistemi intermedi attraverso cui tale messaggio  sara'

distribuito.  Un  Sysop che invia un tale messaggio ad  un  altro

Sysop,  invece, puo' controllare questo aspetto del problema  in-

viando il messaggio direttamente al nodo di destinazione,  garan-

tendosi  in tal modo che solo il Sysop (o altra persona  autoriz-

zata) puo' effettuarne la lettura.



2.1.6.1 Riservatezza dei messaggi in transito.



La  diffusione  o  l'uso in qualsiasi  forma  delle  informazioni

contenute  in  traffico net privato in transito,  non  avente  il

Sysop come mittente o destinatario, e' considerato  comportamento

seccante  a  meno  che  il messaggio  non  sia  stato  rilasciato

dall'autore o dal destinatario come parte di una protesta  forma-

le.

Questo punto non si applica nel caso dell'EchoMail, che per defi-

nizione  e'  un mezzo di distribuzione generale e dove  l'uso  di

messaggi privati e' utilizzato per restringerne la diffusione  ai

soli Sysop.



2.1.6.2 Messaggi privati indirizzati al Sysop.



La diffusione di messaggi privati indirizzati al Sysop e' un pro-

blema  piu' complesso di quello trattato al punto precedente.  E'

comune opinione legale che i messaggi privati diventino  proprie-

ta'  del destinatario e questi abbia il diritto legale  di  farne

cio' che desidera. Ovviamente tale diritto legale non  giustifica

un 'comportamento seccante'



Messaggi  riservati  non dovrebbero generalmente  essere  inviati

attraverso la rete FidoNet. Questo concetto e' spesso  sottovalu-

tato, in quanto la rete FidoNet e' il nostro mezzo principale  di

comunicazione. Come indicazione generale il diffondere al pubbli-

co messaggi che il mittente considera confidenziali e' da  consi-

derarsi comportamento seccante.



Ci  sono  ovviamente eccezioni: ad esempio potrebbe  capitare  di

ricevere  un  messaggio privato in cui  il  mittente  contraddice

quanto ha gia' detto in un messaggio pubblico; in questo caso  il

destinatario non dovrebbe farsi scrupoli solo perche' il mittente

ha richiesto di tenere riservato tale messaggio. Giudizio e  buon

senso devono essere usati in questo caso cosi' come in tutti  gli

altri aspetti del comportamento sulla rete FidoNet.



2.1.7 Instradamento dei messaggi.



Il  Sysop  non e' obbligato ad instradare messaggi per  conto  di

altri  nodi, a meno che non sia un Coordinatore di Net o di  Hub,

allo  stesso modo non e' obbligato ad inoltrare messaggi a  mezzo

terzi se non desidera farlo. L'inoltro di messaggi attraverso  un

nodo non obbligato all'instradamento senza il preventivo consenso

di  tale nodo e' considerato comportamento seccante; questo  caso

include l'inoltro di EchoMail non richiesta.



Se per un qualsiasi motivo un Sysop non instrada un messaggio pur

esistendo  un accordo in tal merito, tale messaggio  deve  essere

rispedito al mittente con la spiegazione del perche' non e' stato

instradato.  Non e' necessario restituire messaggi indirizzati  a

nodi non esistenti nella nodelist. Il blocco intenzionale di mes-

saggi  in  transito senza l'uso di questa  procedura  costituisce

comportamento  seccante.  Nel caso la mancanza  di  instradamento

dipenda da problemi tecnici, il blocco diventa causa di  'compor-

tamento seccante' solo dopo aver avvertito il Sysop dell'esisten-

za di tale problema.



2.1.8 Esclusivita' della Zone Mail Hour.



La ZMH e' il cuore della rete FidoNet, in quanto momento in cui i

sistemi  appartenenti  alla  rete  si  mettono  in  contatto  per

scambiare i messaggi. Ogni sistema che desidera essere parte del-

la rete FidoNet ____________________ di ricevere messaggi utiliz-

zando il protocollo definito dal Comitato Tecnico degli  Standard

FidoNet (al momento FTS-0001). E' consentito avere capacita'  ad-

dizionali, come supportare altri protocolli o supportare  periodi

aggiuntivi  di scambio messaggi, ma la __________________________

e' il ______________________ durante tale ora del giorno.



Questo  tempo  __________________________________________.  Molti

sistemi  addebitano  i  loro utenti sulla  base  della  chiamata,

indipendentemente dal fatto se ha avuto o meno luogo una  connes-

sione.  Per  questa ragione ogni attivita'  diversa  dal  normale

traffico  di messaggi netmail che blocchi un sistema  durante  la

ZMH e' considerato comportamento scorretto. _____________________

___________________________________________.



Un Sysop membro di un Net deve inoltre rispettare tutti gli even-

ti mail addizionali definiti dal Coordinatore di Net. Le eventua-

li  restrizioni di accesso nei periodi addizionali sono  lasciate

alla discrezione dei Coordinatori di Net.



2.1.9 Nodi Privati.



Le   persone  che  richiedono  nodi  privati  dovrebbero   essere

supportate come Points ove possibile. Un nodo privato e'  giusti-

ficato  se il sistema deve essere interfacciato con  molti  altri

come,  ad esempio, un nodo di distribuzione EchoMail.  In  questo

caso  i metodi precisi e gli orari di inoltro dei  messaggi  sono

frutto di accordo tra il nodo privato e gli altri sistemi.

Un nodo privato deve essere parte di un Net, e non puo'  esistere

come nodo indipendente in una Regione.



I  nodi privati hanno influsso su ogni membro FidoNet  in  quanto

rubano  spazio  nella  nodelist. I nodi  privati  creati  per  la

convenienza  di  un Sysop (alle spese di tutti  gli  altri  Sysop

FidoNet)  sono un lusso che non e' piu' possibile permettersi.  I

numeri  di  nodo ridondanti (ovvero piu' di un indirizzo  per  la

stesso numero telefonico, eccetto quanto definito dagli  standard

FTSC)  ricadono  nella stessa categoria. I Sysop  che  richiedono

nodi privati o ridondanti devono presentare una dichiarazione che

spieghi  come  tale richiesta produca effetti benefici al  net  o

alla rete. I Coordinatori di Regionali e/o di Net possono rivede-

re  queste dichiarazioni in ogni momento e rimuovere i  nodi  che

ritengano non giustificati.



2.1.10 Osservanza degli eventi di Mail.



L'inosservanza  degli  eventi di mail e' motivo  sufficiente  per

l'esclusione del nodo dalla rete senza preavviso, dato che questo

e' normalmente inviato in Netmail.



2.1.11 Uso della Lista dei Nodi.



I  sistemi  di gestione dei messaggi  operano  normalmente  senza

supervisione umana, ed effettuano chiamate nel cuore della notte;

quindi ogni sistema FidoNet e' nelle condizioni di provocare gra-

ve disturbo in abitazioni private, nel caso adoperi numeri  tele-

fonici errati od obsoleti.

Pertanto  ogni Sysop che operi un sistema che invia  messaggi  e'

_________ a prelevare ed utilizzare la ____________ edizione del-

la lista dei nodi.



2.1.12 Scomunica.



Un  sistema che e' stato escluso della rete e' detto  scomunicato

(ovvero escluso dalle comunicazioni). Se un Sysop si accorge  che

il suo sistema e' stato scomunicato senza preavviso, probabilmen-

te  il  suo  Coordinatore non e' stato in  grado  di  entrare  in

contatto con lui. In tal caso e' necessario eliminare i  problemi

e rientrare in contatto con il Coordinatore.



I sistemi possono essere esclusi anche per giusta causa. Vedi  la

sezione 9 ed i punti 4.3 e 5.2.



E' considerato comportamento seccante assistere un sistema scomu-

nicato in modo date da aggirarne l'esclusione; ad esempio invian-

do  EchoMail. In questo caso e' probabile che anche il  nodo  che

fornisce aiuto venga rimosso dalla nodelist.



2.1.13 Orari della Zone Mail Hour.



Gli orari esatti della ZMH sono fissati dal Coordinatore di  ogni

Zona. Vedi il punto 10.2



2.1.14 Ora Legale.



La  rete FidoNet non segue l'ora legale. Nel periodo di  applica-

zione dell'ora legale gli eventi di mail devono essere modificati

nella stessa direzione del cambiamento dell'ora. Alternativamente

e' possibile semplicemente lasciare immutato l'orario del  calco-

latore.





2.2 Come richiedere un numero di nodo.



Per prima cosa e' necessario ottenere la lista dei nodi, in  modo

da sapere a chi inviare la richiesta. Il numero di nodo  equivale

all'  "indirizzo" del sistema, in modo che possa ricevere i  mes-

saggi.



Il  primo passo per ottenere la lista dei nodi e' individuare  un

CBBS  che operi nella rete. La maggior parte delle liste  include

almeno  alcuni sistemi FidoNet, e normalmente li  identifica  per

tali,  per  cui questa fase non dovrebbe costituire  un  ostacolo

insormontabile.



Se il Sysop di un sistema FidoNet non ha una lista nodi  disponi-

bile  per  il trasferimento, potra' probabilmente  indicare  dove

prenderla.



Una  volta in possesso della lista, bisogna determinare  a  quale

Coordinatore  fare riferimento. Le Regioni sono numerate da  1  a

99, i Net hanno numero superiori al 99. I Net hanno area limitata

rispetto alle Regioni, ma sono da preferirsi in quanto migliorano

il flusso dei messaggi nell'area e forniscono assistenza ai  loro

membri. Se non e' possibile localizzare un Net che copra la  Zona

e' necessario fare riferimento alla Regione.



I  messaggi devono essere indirizzati al Coordinatore di  livello

piu'  basso presenti nell'area. Un sistema localizzato vicino  al

centro di un Net, ad esempio, deve fare riferimento al  Coordina-

tore del Net. Se non ci sono Net nelle vicinanze e' invece neces-

sario entrare in contatto con il Coordinatore della Regione.



Dopo aver localizzato a quale Net o Regione appartiene la Zona e'

necessario inviare una richiesta di affiliazione al nodo zero  di

quel Net o Regione. La richiesta ____ essere inviata via FidoMail

in  quanto prova che il sistema che chiede l'affiliazione  e'  in

grado di operare in rete.



E'  altresi'  necessario  programmare il  software  in  modo  che

l'indirizzo del mittente non crei problemi a colui che  ricevera'

la richiesta di affiliazione. E' necessario quindi evitare numeri

di  nodi gia' esistenti. L'indirizzo tradizionale  da  utilizzare

per  le richieste e' -1/-1, ma se il software non e' in grado  di

gestirlo si puo' usare Net/9999 (es: per richiedere l'affiliazio-

ne al net 123 si usa 123/9999). Molti Net hanno istruzioni speci-

fiche per i potenziali Sysop, e spesso indicano quale numero  bi-

sogna usare per indirizzare le richieste.



Il  messaggio di richiesta del numero di nodo deve includere  al-

meno i seguenti elementi:



    1) Il nome del Sysop.

    2) Il nome del sistema.

    3) La citta' dove e' impiantato il sistema.

    4) Il numero di telefono dati del CBBS.

    5) Gli orari di funzionamento.

    6) Il massimo baud rate del modem.



Il  Coordinatore  puo'  richiedere  informazioni  aggiuntive,  in

questo caso entrera' in contatto con il Sysop. Tutte le  informa-

zioni sono confidenziali e non saranno rilasciate a terzi se  non

all'eventuale successore del Coordinatore di Net.



____ inoltre essere chiaramente indicato che il Sysop ha letto ed

accetta le norme contenute nei documenti di Policy FidoNet.



E'  necessario attendere non meno di due o tre settimane  perche'

il  numero di nodo possa essere assegnato. Nel caso la  richiesta

sia  stata  inviata  al Coordinatore Regionale e'  possibile  che

questa venga smistata al Coordinatore del Net competente per  Zo-

na.



2.3 Se e' necessario andare fuori servizio.



Se  si  prevede che il nodo sara' fuori servizio per  un  periodo

esteso  (piu' di un giorno o due), e' necessario darne  comunica-

zione  al  Coordinatore  __________________________.  Trascurando

questa  precauzione, gli altri sistemi cercheranno di entrare  in

contatto  con il sistema fuori servizio, con molto  disturbo  per

tutti. Non collegare _________________ dispositivi telefonici con

risposta  automatica (tipo segreterie telefoniche,  o  faxsimili)

sulla linea del sistema FidoNet quando questo e' fuori  servizio.

Ignorando questa disposizione, i sistemi FidoNet chiamando  ripe-

tutamente  il CBBS troverebbero questo apparecchio a  rispondere,

con  grande sperpero di soldi in bolletta telefonica, cosa  _____

seccante.  Leggi la sezione Soluzione delle dispute per  maggiori

informazioni su cosa si va incontro seccando il prossimo.



Se si prevede, inoltre, di lasciare il sistema senza  supervisore

per un periodo di tempo esteso (ad esempio, durante il periodo di

ferie), e' altresi' importante darne comunicazione preventiva  al

Coordinatore.  I sistemi di elaborazione dati talvolta tendono  a

bloccarsi, per cui e' preferibile che il Coordinatore sappia  che

e'  una  condizione temporanea e che e' accaduta in  assenza  del

Sysop.



2.4 Come formare un Net.



Se  ci  sono molti nodi in una determinata area, ma  nessun  Net,

puo' nascere l'esigenza di crearne uno. Puo' anche essere il  Co-

ordinatore  Regionale a richiedere la costituzione di un Net.  Un

Sysop che voglia farsi promotore della creazione di un nuovo  Net

deve seguire questa procedura.



Il  primo  passo e' quello di entrare in contatto con  gli  altri

Sysop  dell'area,  decidere quali nodi faranno parte del  Net,  e

quale  di  questi sara' il Coordinatore. Il passo  successivo  e'

informare  il  Coordinatore Regionale,  attraverso  un  messaggio

FidoNet contenente le seguenti informazioni:



1) Il numero della Regione, o il numero del Net se un Net si  di-

   vide, che sono implicati nella formazione del Net. Il  Coordi-

   natore  Regionale dara' notizia ai Coordinatori dei Net  inte-

   ressati che un nuovo Net e' in creazione.



2) Il  nome proposto per il nuovo Net, cercando possibilmente  di

   scegliere  un  nome che abbia un nesso con  il  raggruppamento

   come,  ad  esempio, SoCalNet per i nodi della  California  del

   Sud. Nomi fantasiosi non aiutano ad individuare in quale  area

   e' collocato il nuovo gruppo.



3) Una copia della lista dei nodi proposta. Il file contenente la

   lista deve essere chiamato Frrr-nnn.Net, dove rrr e' il numero

   del  del Regione o del Net del Coordinatore  proposto,  mentre

   nnn e' il numero del suo nodo. Ad esempio, se il  Coordinatore

   proposto ha il nodo 5 della Regione 13, il nome del file sara'

   F013-005.Net. Il file deve essere inviato come allegato  (file

   attach) al messaggio di richiesta del numero di Net.





                 ESEMPIO DI UN FILE Frrr-nnn.Net



Host,xxx,St_Louis_Area, St_Louis_MO,Ken_Kaplan,    1-314-432-4129,2400

Pvt ,076,Ben's_Bakery,  Godfrey_IL, Ben_Baker,     -Unpublished-, 1200

    ,482,Dirty_Ole_Man, Wood_Riv_IL,Ervin_Cole,    1-618-254-2763,1200

    ,010,MDC_RCC,       St_Louis_MO,Terry_Mueller, 1-314-232-6881,2400

    ,016,Mikes_Board,   St_Louis_MO,Mike_Mellinger,1-314-726-3448,2400

    ,022,PCLUG,         St_Louis_MO,Ken_Kaplan,    1-314-576-2743,2400

    ,051,DECUS_Central, St_Louis_MO,Ken_Kaplan,    1-314-432-4129,2400

    ,339,Midnight_Cnct, St_Louis_MO,Ray_Weil,      1-314-961-1585,1200

Pvt ,492,Neu's_Node,    Omaha_NB,   Paul_Neu,      -Unpublished-, 2400

Pvt ,500,Alex'_Fido,    St_Louis_MO,Alex_Hartley,  -Unpublished-, 1200

    ,501,ZIGGY's_Castle,Fenton_MO,  Mike_Cravens,  1-314-225-9684,1200

    ,502,ALADINs_Castle,St_Louis_MO,Bob_Russ,      1-314-741-3050,1200



L'assegnazione di un numero di Net ___ e' automatica. Il  Coordi-

natore  Regionale analizzera' tale richiesta e rendera' poi  note

le sue decisioni. ___ inviare le domande al Coordinatore di  Zona

in quanto queste debbono essere elaborate dal Coordinatore Regio-

nale.






                           SEZIONE 3



              PROCEDURE GENERALI PER I COORDINATORI







3.1 Rendere disponibili File di differenza e FidoNews.



Ogni Coordinatore ha il compito di ottenere e rendere  disponibi-

le, su base settimanale, i file di differenza della nodelist e le

FidoNews.



3.2 Elaborazione delle nodelist ed inoltro delle stesse.



Ogni Coordinatore ha il compito di raccogliere le variazioni del-

la  nodelist dal livello immediatamente inferiore,  elaborarle  e

passarne  il  risultato al livello immediatamente  superiore.  Le

tempistiche  di tale processo sono determinate  dalle  necessita'

imposte dal livello superiore.



3.3 Assicurare la disponibilita' della Policy aggiornata.



Ogni  Coordinatore ha il compito di rendere disponibile  l'ultima

versione del documento di Policy al livello immediatamente  infe-

riore, e stimolare la familiarizzazione con esso.



Deve,  inoltre,  inviare  tutte le integrazioni  alla  Policy  al

livello superiore, e studiare tali documenti. Sebbene non  obbli-

gatorio,  regole  di  cortesia impongono  il  coinvolgimento  del

livello superiore nella stesura delle Policy locali.



3.4 Minimizzare il numero delle funzioni.



I Coordinatori sono stimolati a limitare il numero delle funzioni

svolte  in  ambito  FidoNet. Un  Coordinatore  che  mantiene  due

posizioni  compromette la procedura di appello. Ad esempio se  un

Coordinatore  di Net e' nel contempo Coordinatore  Regionale,  ai

Sysop di tale Net viene sottratto un livello di appello.



I  Coordinatori  sono inoltre invitati a non agire come  nodi  di

distribuzione software o EchoMail, o di utilizzare un sistema per

tale distribuzione ed un altro per gli incarichi  amministrativi.

Il sistema di un Coordinatore dovrebbe essere facilmente disponi-

bile per i livelli immediatamente inferiori e superiori.



Un' altra ragione per scoraggiare la coesistenza di incarichi  e'

la  difficolta' di coprire i servizi se qualcuno lascia la  rete.

Ad esempio, se un Coordinatore e' contemporaneamente nodo distri-

buzione  EchoMail e nodo distribuzione software, in caso  di  sue

dimissioni sarebbe difficile coprire rapidamente tutti e tre  gli

incarichi.



3.5 Essere membro dell'area amministrata.



I Coordinatori devono essere membri dell'area amministrata.

I  Coordinatori di Net devono risiedere nell'area geografica  co-

perta dal Net. I Coordinatori Regionali devono essere  membri  di

un Net o essere nodi indipendenti di tale Regione.



3.6 Incoraggiare i nuovi Sysop ad entrare nella rete FidoNet.



Ogni  Coordinatore  e' incoraggiato ad operare  un  BBS  pubblico

liberamente  disponibile allo scopo di distribuire la Policy,  le

FidoNews e le nodelist a potenziali nuovi Sysop. La diffusione di

informazioni  a  potenziali Sysop e' importante per  la  crescita

della rete FidoNet; tutti i Coordinatori dovrebbero  incoraggiare

la creazione di nuovi sistemi.



3.7 Tradizioni e precedenti.



I  Coordinatori  non  sono vincolati  a  seguire  le  metodologie

impostate dai predecessori.



Inoltre  ogni nuovo Coordinatore ha il diritto di  rivedere  ogni

decisione  presa  dal suo predecessore se in  disaccordo  con  la

Policy,  e prendere ogni azione reputi necessaria per  correggere

le situazioni discordanti.



3.8 Gestione Tecnica.



La  responsabilita'  primaria  del Coordinatore  e'  la  gestione

tecnica delle operazioni della rete. Le decisioni debbono  essere

prese in base a considerazioni di tipo puramente tecnico.








                           SEZIONE 4



               PROCEDURE PER I COORDINATORI DI NET



4.1 Compiti.



Ogni Coordinatore di Net ha i seguenti compiti:



   1) Ricevere i messaggi in arrivo destinati ai nodi del Net  ed

      organizzarne la distribuzione ai destinatari.



   2) Assegnare nuovi numeri ai nodi del Net.



   3) Gestire  la  lista dei nodi del Net, ed inviarne  copia  al

      Coordinatore Regionale in concomitanza di ogni variazione.



   4) Rendere  disponibili ai nodi del Net i files di  differenza

      della nodelist, le FidoNews e le nuove revisioni della  Po-

      licy, cosi' come sono ricevuti, e verificare periodicamente

      che  i  nodi del Net utilizzino versioni  aggiornate  della

      lista dei nodi.



4.2 Inoltro dei messaggi in arrivo.



E'  compito  del Coordinatore di Net coordinare  la  ricezione  e

l'inoltro  dei messaggi host-routed per tutti i nodi del Net.  La

scelta del metodo piu' efficiente e' lasciata alla sua discrezio-

ne.



Se un nodo del Net riceve grossi volumi di traffico, il Coordina-

tore  puo'  chiedere a tale nodo di entrare in  contatto  con  il

sistemi  che generano tale traffico e richiedere che  questo  non

venga instradato attraverso il nodo del Coordinatore. In caso  di

persistenza del problema, il Coordinatore di Net puo'  richiedere

al  Coordinatore  Regionale  di assegnare al nodo  lo  status  di

'indipendente' e, quindi, escludere il nodo dal Net.



Occasionalmente un nodo puo' effettuare un "bombing run"  (ovvero

inviare lo stesso messaggio ad un gran numero di destinatari). Se

un  nodo  di un altro net effettua un "bombing  run"  utilizzando

l'instradamento attraverso il Coordinatore, questi puo' presenta-

re  una protesta al Coordinatore del net da cui e'  partito  tale

"bombing  run" (o al Coordinatore Regionale, nel caso in  cui  il

nodo  originante sia indipendente). L'invio di "bombing  run"  e'

considerato comportamento seccante.



Altra  fonte di sovraccarico e' l'EchoMail. Non  e'  consentibile

che il traffico EchoMail possa degradare la capacita' della  rete

FidoNet  di gestire il normale traffico di messaggi. Se  un  nodo

del Net gestisce grossi volumi di traffico EchoMail, il Coordina-

tore  puo'  chiedere al suo Sysop o di limitare la  quantita'  di

EchoMail gestita, o di terminarne l'istradamento.



Il  Coordinatore di Net non e' obbligato ad  instradare  messaggi

crittografati,  commerciali o illegali. Ovviamente e'  necessario

seguire le procedure descritte al punto 2.1.7 nel caso non  venga

instradato un messaggio.



4.3 Assegnazione dei numeri di nodo.



E' compito del Coordinatori di Net assegnare nuovi numeri di nodo

nell'area  assegnata. Il Coordinatore puo' inoltre modificare  il

numero  a nodi esistenti, previo accordo con i nodi  interessati.

Il Coordinatore puo' assegnare qualsiasi numero desideri, purche'

sia unico nell'ambito del Net.



Per  assegnare  un numero di nodo e' indispensabile che  il  nodo

richiedente invii un messaggio FidoNet di richiesta originato dal

sistema che chiede l'affiliazione. Il Coordinatore non deve asse-

gnare  un numero fino alla ricezione di tale  richiesta  formale.

Questo assicura che il sistema richiedente e' operativo almeno  a

livello  minimo. La stretta osservanza di questa norma  e'  stata

una delle grandi forze della rete FidoNet.



E' anche consigliato, sebbene non richiesto,  che il Coordinatore

chiami un BBS che richiede l'affiliazione prima della assegnazio-

ne del numero di nodo.



Il Coordinatore non puo' assegnare numeri di nodo in aree coperte

da Net esistenti. Se un Coordinatore ha nodi in una area  coperta

da un Net in formazione, questi debbono essere trasferiti al nuo-

vo Net.



Il Coordinatore dovrebbe comunicare al nuovo Sysop il numero  as-

segnato  a mezzo messaggio FidoNet, dato che questo prova che  il

sistema e' in grado di ricevere messaggi.



Qualora un nodo del net abbia comportamenti seccanti, il  Coordi-

natore  puo'  prendere qualsiasi azione reputi  appropriata  alle

circostanze.



4.4 Manutenzione della Nodelist.



E' compito del Coordinatore implementare ogni cambiamento  (nome,

numero di telefono, etc.) nel proprio segmento della nodelist non

appena possibile dopo aver ricevuto comunicazione delle variazio-

ni dal nodo interessato. Occasionalmente dovrebbe inviare un mes-

saggio ad ogni nodo del Net per verificare che questo sia  ancora

operativo.  Se un nodo sospende l'attivita' senza  preavviso,  il

Coordinatore puo' mettere il nodo 'down' o rimuoverlo dalla lista

dei nodi. I nodi dovrebbero essere marcati 'down' per non piu' di

due settimane, dopo questo periodo dovrebbero essere rimossi dal-

la lista.



Il  Coordinatore  puo', a sua discrezione, distribuire  parte  di

questo lavoro agli Hub; in questo caso raccogliera' le liste  dai

Coordinatori  di  Hub del suo Net, sara' pero'  necessario  avere

memorizzata  una lista per ogni Hub in quanto e' improbabile  che

ogni  Coordinatore di Hub invii un aggiornamento alla  settimana.

Il  Coordinatore  di  Net deve  quindi  assemblare  una  nodelist

dell'intero  net ed inviarla al Coordinatore Regionale  entro  il

termine stabilito. E' consigliabile effettuare questa  operazione

il piu' tardi possibile, in modo da inglobare le ultime variazio-

ni, ma evitando il rischio di inviarla troppo tardi al  Coordina-

tore Regionale, rinviando in tal modo l'aggiornamento di una set-

timana.



4.5 Rendere disponibili NodeList, FidoNews e Policy.



Il Coordinatore di Net deve ottenere l'aggiornamento della  Node-

list  e la nuova edizione delle FidoNews ogni settimana  dal  Co-

ordinatore  della sua Regione. Il file di differenze della  node-

list  e' al momento disponibile ogni sabato, mentre  le  FidoNews

sono  pubblicate il lunedi'. Il Coordinatore deve rendere  questi

files disponibili a tutti i nodi della rete, ma e' incoraggiato a

metterli a disposizione di tutti gli utenti per il download.



E'  altresi' necessario che ottenga la piu' recente versione  del

documento di Policy che vincola i membri del Net. Nuove  versioni

sono rilasciate ad intervalli sporadici, quindi e'  consigliabile

che  il Coordinatore comunichi ai suoi nodi l'avvenuta  pubblica-

zione delle nuove Policy e si assicuri che gli stessi nodi acqui-

stino familiarita' con le modifiche apportate.



La  Policy, le FidoNews e la nodelist sono la colla che ci  tiene

uniti;  senza di essi cesseremmo di essere una comunita' per  di-

ventare una accozzaglia di Bulletin Boards.






                           SEZIONE 5



             PROCEDURE PER I COORDINATORI REGIONALI





5.1 Compiti.



Un Coordinatore Regionale ha i seguenti compiti:



   1) Assegnare nuovi numeri ai nodi indipendenti della Regione.



   2) Incoraggiare  i  nodi  indipendenti  ad  entrare  nei   Net

      esistenti o a formare nuovi Net.



   3) Assegnare numeri di net ai Net della Regione e definire  le

      rispettive aree di influenza.



   4) Gestire la lista dei nodi della Regione, ed inviarne  copia

      al Coordinatore di Zona in concomitanza di ogni variazione.



   5) Assicurare  la  corretta operazione dei Net  della  propria

      Regione.



   6) Rendere disponibili ai Coordinatori di Net i files di  dif-

      ferenza  della nodelist, le FidoNews e le  nuove  revisioni

      della Policy, non appena possibile.



5.2 Assegnazione dei numeri di nodo.



E'  compito del Coordinatore Regionale assegnare nuovi numeri  ai

nodi  indipendenti  della propria Regione. Previo accordo  con  i

nodi  assegnati il Coordinatore puo' modificare il numero a  nodi

esistenti. Il Coordinatore puo' assegnare qualsiasi numero  desi-

deri, purche' sia unico nell'ambito del Net.



Per  assegnare  un numero di nodo e' indispensabile che  il  nodo

richiedente invii un messaggio FidoNet di richiesta originato dal

sistema che chiede l'affiliazione. Il Coordinatore non deve asse-

gnare  un numero fino alla ricezione di tale  richiesta  formale.

Questo assicura che il sistema richiedente e' operativo almeno  a

livello  minimo. La stretta osservanza di questa norma  e'  stata

una delle grandi forze della rete FidoNet.



E' anche consigliato, sebbene non richiesto,  che il Coordinatore

chiami un BBS che richiede l'affiliazione prima della assegnazio-

ne del nodo.



Il Coordinatore dovrebbe comunicare al nuovo Sysop il numero  as-

segnato  a mezzo messaggio FidoNet, dato che questo prova che  il

sistema e' in grado di ricevere messaggi.



Qualora un nodo del net abbia comportamenti seccanti, il  Coordi-

natore  puo'  prendere qualsiasi azione reputi  appropriata  alle

circostanze.



Se  un Coordinatore Regionale riceve una richiesta di nodo da  un

Sysop esterno all'area della Regione, deve inviare tale richiesta

al Coordinatore piu' vicino al richiedente. Se la richiesta viene

da un nodo che si trova in un'area coperta da un Net esistente la

richiesta deve essere inoltrata al Coordinatore di tale Net.



Se viene a formarsi un Net in un'area in cui sono collocati  nodi

indipendenti  questi ultimi debbono essere trasferiti al Net  non

appena possibile.



5.3 Incoraggiare la creazione e la crescita dei Net.



Uno dei compiti principali del Coordinatore Regionale e'  promuo-

vere lo sviluppo dei Net nella Regione.



E'  necessario  evitare  di  avere  nodi  indipendenti  che  sono

nell'area di copertura del Net. Ci sono, ovviamente, dei casi  in

cui  un nodo dovrebbe non essere membro di un net, come nel  caso

di  sistemi che abbiano grande volume di messaggi (vedi il  punto

4.2).



Se  vari  nodi  indipendenti nella Regione  sono  raggruppati  e'

necessario  che  il  Coordinatore Regionale li  incoraggi  (o  se

necessario  li  obblighi) a formare un net; vedi  il  punto  2.4.

Questo  non significa che si debba incoraggiare la  creazione  di

Net  insignificanti:  ovviamente un solo nodo non fa un  Net.  Il

numero  esatto di nodi richiesti per la creazione di un Net  deve

essere  valutato  in relazione alle circostanze, ed  e'  lasciato

alla discrezione del Coordinatore Regionale.



5.4 Assegnazione dei numeri di Net.



E'  compito del Coordinatore Regionale di assegnare i  numeri  ai

nuovi Net che si formano nella Regione; a questo scopo il Coordi-

natore  di Zona assegna ad ogni Regione un pool di  numeri.  Come

parte  di  questa funzione e' altresi' compito  del  Coordinatore

Regionale definire i confini e le aree di influenza dei vari Net.



5.5 Manutenzione della lista dei nodi.



Il Coordinatore Regionale ha un doppio compito nella manutenzione

della lista dei nodi della Regione.



Innanzitutto  deve  tenere la lista dei nodi  indipendenti  della

Regione, implementando tutti i cambiamenti (nomi, numeri  telefo-

nici)  non appena possibile dopo esserne venuto a conoscenza  dai

nodi  interessati. Occasionalmente dovrebbe inviare un  messaggio

ad ogni nodo indipendente in modo da verificarne  l'operativita'.

Se  un  nodo sospende le operazioni senza preavviso  puo'  essere

marcato come 'down' o essere rimosso dalla lista. Da notare che i

nodi dovrebbero rimanere 'down' per un massimo di due settimane e

dopo tale periodo essere rimossi dalla lista.



Poi  il Coordinatore deve ricevere le nodelist  dai  Coordinatori

dei Net della Regione. E' necessario che mantenga una copia della

lista dei nodi di ogni Net essendo improbabile che ogni Coordina-

tore  di  Net  invii un aggiornamento ogni  settimana.  Deve  poi

assemblare  settimanalmente  una lista globale della  Regione  ed

inviarla al Coordinatore di Zona entro il termine prefissato.

E' consigliabile effettuare questa operazione il piu' tardi  pos-

sibile, in modo da inglobare le ultime variazioni, ma evitando il

rischio  di  inviarla  troppo tardi  al  Coordinatore  Regionale,

rinviando gli aggiornamenti di una settimana.



5.6 Eccezioni Geografiche.



Vi  sono  casi  in cui la geografica 'telefonica'  non  segue  la

distribuzione delle  Regioni FidoNet. In casi eccezionali e' pos-

sibile  stabilire  delle eccezioni alla regola  generale,  previo

accordo dei Coordinatori delle Regioni e della Zona  interessati.

Queste  eccezioni non sono un diritto e non sono permanenti.  Nel

caso  della creazione di un Net nell'area in cui e' collocato  il

nodo esentato, l'eccezione viene a terminare. Tutte le  eccezioni

possono  essere  rivedute e revocate in ogni momento da  uno  dei

Coordinatori interessati.



5.7 Supervisione delle operazioni dei Net.



Il Coordinatore della Regione ha il compito di nominare i Coordi-

natori  dei  Net  della sua Regione. Se un  Coordinatore  di  Net

dimissionario indica un successore, il Coordinatore Regionale non

e' obbligato ad accettarlo, sebbene la prassi normale sia questa.

Allo stesso modo non e' obbligato ad accettare una persona eletta

dai membri di un net, nonostante sia prassi normale.



Ha inoltre il compito di assicurare che i Net della Regione  ope-

rino  in  maniera  accettabile. Questo non  significa  che  debba

coordinare direttamente il Net, essendo cio' compito del  Coordi-

natore  di Net, ma di assicurarsi che questi ultimi  svolgano  il

loro compito con responsabilita'.



Nel caso che il Coordinatore di un Net non svolga correttamente i

compiti delineati nella sezione 4, il Coordinatore della  Regione

puo' prendere ogni azione reputi valida per correggere la  situa-

zione.



Se un Net raggiunge dimensioni tali da non poter  ragionevolmente

smaltire il traffico mail durante la ZMH, il Coordinatore  Regio-

nale  puo' decretarne la suddivisione in due o piu'  Net.  Questi

nuovi Net, anche se ricadenti nella stessa area telefonica debbo-

no comunque ispirarsi a criteri di suddivisione geografica  nella

determinazione delle affiliazioni.



Il  Coordinatore  Regionale e' obbligato a  mantenere  diretti  e

ragionevolmente  frequenti contatti con i Net della  Regione.  Il

metodo esatto per raggiungere tale risultato e' lasciato alla sua

discrezione.







5.8 Rendere disponibili Nodelist, FidoNews e Policy.



Il  Coordinatore  Regionale deve ottenere  l'aggiornamento  della

Nodelist, la nuova edizione delle FidoNews ed ogni  aggiornamento

della  Policy  non appena pubblicati, e renderli  disponibili  ai

Coordinatori  dei  Net della Regione. La nodelist  e'  pubblicata

ogni  sabato  dal Coordinatore di Zona, mentre le  FidoNews  sono

pubblicate il lunedi' dal nodo 1:1/1. Per avere maggiori informa-

zioni e' necessario entrare in contatto i succitati nodi.



Il metodo di distribuzione di tali files e' lasciato alla discre-

zione  del  Coordinatore.  L'obbligo  non  si  estende  ai   nodi

indipendenti   della  Regione.  I  Coordinatori  Regionale   sono

incoraggiati  a  rendere  questi  documenti  disponibili  per  il

download da parte del pubblico.








                           SEZIONE 6



               PROCEDURE PER I COORDINATORI DI ZONA



6.1 Generalita'.



Un  Coordinatore di Zona ha il compito primario di effettuare  la

manutenzione della lista dei nodi della Zona, inviarla ai Coordi-

natori delle altre Zone e assicurare la distribuzioni della lista

principale  dei nodi (e dei file di differenza)  ai  Coordinatori

delle  Regioni  della Zona. Il Coordinatore di Zona ha  anche  il

compito  di coordinare la distribuzione dei documenti  di  Policy

FidoNet e delle FidoNews ai Coordinatori delle Regioni della  Zo-

na.



Il  Coordinatore  di Zona ha il compito di gestire la  lista  dei

nodi  amministrativi della Regione. Un nodo amministrativo ha  lo

stesso numero della Zona, e consiste di nodi assegnati per  scopi

amministrativi,  cioe'  diversi dall'invio o dalla  ricezione  di

normali messaggi mail.



Il  Coordinatore di Zona ha la responsabilita' di  assicurare  il

corretto funzionamento della Zona; e cio' e' ottenuto nominando i

Coordinatori Regionale ed effettuando la supervisione della  loro

attivita'.



Se il Coordinatore di Zona determina che un Coordinatore Regiona-

le  non  svolge correttamente i propri compiti,  delineati  nella

sezione 5, e' necessario trovarne un sostituto.



Il Coordinatore di Zona definisce i confini geografici delle  Re-

gioni nell'ambito della Zona e fissa la ZMH per la sua Zona.



Il Coordinatore di Zona ha il compito di analizzare ed  approvare

ogni richiesta di esenzione geografica descritta al punto 5.6.



Il Coordinatore di Zona e' responsabile del corretto funzionamen-

to dei gates tra la sua Zona e le altre per il trasferimento  dei

messaggi interzonali..



I Coordinatori di Zona hanno il compito di eleggere il  Coordina-

tore Internazionale, selezionandolo tra i propri ranghi.



6.2 Elezione.



Il Coordinatore di Zona e' eletto a maggioranza assoluta dei voti

dei Coordinatori delle Regioni della Zona.






                           SEZIONE 7



          PROCEDURE PER IL COORDINATORE INTERNAZIONALE



7.1 Generalita'.



Il Coordinatore Internazionale e' il Coordinatore di Zona  "primo

tra  pari",  suo  compito  primario  e'  il  coordinamento  della

creazione  della lista principale dei nodi gestendo la  distribu-

zione della lista di ogni Zona. Il Coordinatore Internazionale ha

il  compito di definire le nuove Zone e di negoziare gli  accordi

per la comunicazione con altre reti.



Il Coordinatore Internazionale ha anche il compito di  coordinare

la distribuzione delle Policy e delle FidoNews ai Coordinatori di

Zona, di coordinare le attivita' dello Zone Coordinator  Council,

e  di  agire  come portavoce di questo  organismo,  di  esprimere

interpretazioni specifiche o estensioni di questa Policy nei casi

non coperti da questo documento. Lo Zone Coordinator Council puo'

annullare tali pronunciamenti con votazione a maggioranza.



7.2 Elezione.



Il Coordinatore Internazionale e' eletto (e rimosso) con votazio-

ne a maggioranza assoluta dai Coordinatori di Zona.






                           SEZIONE 8



                     PROCEDURE DI REFERENDUM



Le procedure di seguito descritte vengono utilizzate per  ratifi-

care  una nuova versione della Policy, qualunque sia la causa  di

modifica del documento stesso. La stessa procedura e' anche  uti-

lizzata per la destituzione di un Coordinatore di Zona.



8.1 Istituzione.



Per istituire un referendum sulla modifica del documento di Poli-

cy  e' necessario che la maggioranza dei  Coordinatori  Regionali

FidoNet comunichino al Coordinatore Internazionale che desiderano

valutare la proposta di una nuova versione del documento di Poli-

cy.



8.2 Proclamazione e notifica dei risultati.



Le modifiche proposte vengono diffuse attraverso la stessa strut-

tura  che  e'  utilizzata  per  la  distribuzione  dei  files  di

differenza e delle FidoNews. I risultati e le proclamazioni  con-

nesse al referendum sono distribuiti dalla struttura di coordina-

mento  come parte del file settimanale di differenza  (nodediff).

Il Coordinatore Internazionale provvedera' inoltre alla pubblica-

zione  sulle  FidoNews, sebbene le proclamazioni ufficiali  e  le

date di votazione sono legate alla distribuzione della nodelist.



Allo stesso modo il Coordinatore Internazionale fissa la data  di

entrata in vigore per le proposte accettate, dandone comunicazio-

ne  attraverso il file settimanale di differenza; tale data  deve

essere collocata nel mese che segue la chiusura delle votazioni.



8.3 Diritto di Voto.



Ogni  membro  della  struttura di  coordinamento  a  partire  dal

Coordinatore di Net ha diritto ad un voto (non votano i Coordina-

tori  di  Hub). Nel caso di trapasso di funzioni nel  periodo  di

votazione  il diritto di voto spetta o al vecchio o al nuovo  Co-

ordinatore,  ma  mai ad entrambi. Se una persona ha  piu'  di  un

incarico di coordinamento ha diritto comunque ad un solo voto.



I  Coordinatori di Net debbono esprimere le opinioni  dei  membri

del  loro  net,  e votare di conseguenza. Non  e'  richiesta  una

elezione formale, ma i Coordinatori debbono informare il net del-

la votazione in atto, e sollecitarne i commenti. Il  Coordinatore

ha la funzione di rappresentante della base FidoNet.



8.4 Meccanismo di Voto.



L'effettivo meccanismo di voto (voto segreto o no, metodi di rac-

colta,  verifica  e  conteggio  dei  voti)  sono  lasciate   alla

discrezione  del Coordinatore Internazionale. Idealmente la  rac-

colta dovrebbe essere effettuata attraverso un sistema di messag-

gi protetto, gestito sulla rete FidoNet.



Per  consentire  un equo tempo di dibattito, l'annuncio  di  ogni

votazione deve essere fatto almeno due settimane prima della data

prevista  per  la votazione. Il periodo di voto  deve  essere  di

almeno due settimane.



8.5 Votazione di un intero documento di Policy.



Una relativamente semplice variazione alla Policy puo' portare, a

causa della complessita' della sua struttura, a profonde  altera-

zioni del documento. Per semplificare le cose la votazione  viene

effettuata sulla base dell'intero documento e non su ogni singolo

emendamento. Nel caso piu' semplice questo significa votare si  o

no  al  documento. Se debbono essere  scelte  varie  alternative,

queste debbono comunque essere presentate come interi  documenti,

tra cui sceglierne uno solo.



8.6 Decisione del voto.



Un emendamento alla Policy e' considerato approvato se, alla fine

del periodo di voto, ha ricevuto la maggioranza dei voti  espres-

si. Ad esempio se su una base di 350 aventi diritto 100 esprimono

un voto, sono richiesti 51 voti favorevoli per approvare  l'emen-

damento.



Nel  caso di cambiamenti multipli da valutare nella stessa  vota-

zione, una delle versioni deve ricevere comunque oltre il 50% dei

voti per essere considerata approvata. "Astenuto" e' un voto  va-

lido  ed e' in effetti a favore del mantenimento della Policy  in

vigore, in quanto aumenta il numero dei voti richiesti per  l'ap-

provazione delle modifiche.



8.7 Destituzione di un Coordinatore di Zona.



8.7.1 Istituzione.



In  casi estremi un Coordinatore di Zona puo'  essere  destituito

per  referendum.  La destituzione non e' legata  alla  violazione

della Policy. La procedura di destituzione e' avviata da una  ri-

chiesta al Coordinatore Internazionale da parte della maggioranza

dei Coordinatori della Zona.



8.7.2 Procedura.



I  punti 8.2 e 8.3 si applicano anche in questo caso, cosi'  come

la  definizione di "maggioranza" del punto 8.6. Hanno diritto  al

voto solo i Coordinatori della Zona interessata, anche se il  Co-

ordinatore di Zona e' anche Coordinatore Internazionale.



8.7.3 Meccanismo di voto.



Le procedure di voto sono definite ed espletate da un Coordinato-

re Regionale scelto dal Coordinatore di Zona di cui si chiede  la

destituzione; questa diviene operativa due settimane dopo il ter-

mine del voto, ovviamente se questo ha esito positivo.



8.7.4 Limite annuale.



La rimozione di un Coordinatore di Zona e' un meccanismo con  cui

la  rete  puo' esprimere la disapprovazione verso  il  metodo  di

interpretazione della Policy. D'altro canto c'e' sempre un momen-

to, prima o poi, in cui ognuno e' insoddisfatto di tale interpre-

tazione. Per tenere le cose equilibrate e' imposto un limite mas-

simo di una votazione per anno solare, indipendentemente da quan-

te persone occupino la posizione di Coordinatore di Zona  durante

tale periodo.

Se  un  Coordinatore  di Zona dovesse  rassegnare  le  dimissioni

durante lo svolgimento della procedura di destituzione, questa e'

da considerarsi nulla e quindi non intacca la "quota annuale".






                           SEZIONE 9



                    RISOLUZIONE DELLE DISPUTE



9.1 Generalita'.



La  filosofia  di giudizio FidoNet puo' essere riassunta  in  due

regole:



    1) Non si deve disturbare troppo gli altri.



    2) Non ci si deve seccare troppo facilmente.



In  altre parole non ci sono regole rigide da seguire, ma si  at-

tende da tutti un comportamento corretto. Inoltre in ogni disputa

________  le parti vengono esaminate, ed una azione  puo'  essere

intrapresa sia verso una sola che verso entrambe le controparti.



La struttura di coordinamento ha il compito di definire il  "com-

portamento  troppo  seccante".  Come  la  definizione  comune  di

'pornografia' ("non e' delineabile, ma si riconosce a  vederla"),

non e' possibile fornire una definizione semplice ed efficace del

comportamento  FidoNet. Le norme generali di questa  Policy  sono

deliberatamente  vaghe, per dare la liberta' che la struttura  di

coordinamento richiede per poter rispondere alle richieste di una

struttura che cresce e cambia.



Il  primo passo da compiere in qualsiasi disputa tra Sysop e'  di

cercare  di comunicare direttamente, almeno via netmail, ma  pre-

feribilmente  a  voce. Tutte le proteste formali  che  trascurano

questo primo importante passo saranno rigettate.



L'invio di una protesta formale non e' una azione da prendere con

leggerezza.  Le indagini e le risposte alle  proteste  richiedono

tempo che il Coordinatore preferirebbe passare espletando attivi-

ta'  piu' costruttive. L'invio continuo di proteste  banali  puo'

mettere l'estensore dalla parte del torto. Le proteste,  inoltre,

debbono  essere accompagnate da prove verificabili,  generalmente

copie di messaggi.



La  mancata osservanza delle procedure descritte (in  particolare

il  saltare un Coordinatore o coinvolgerne uno non facente  parte

della catena gerarchica) e' di per se comportamento seccante.



9.2 Problemi con altri Sysop.



In  caso  di problemi con altri Sysop la prima cosa  da  fare  e'

entrare in contatto, via matrix o a voce, con l'altro Sysop.



Se  questa mossa non sortisce effetti e' necessario  inviare  una

protesta  formale al Coordinatore del Net (o ai Coordinatori  dei

Net,  nel caso l'altro Sysop non faccia parte dello stesso  Net);

nel  caso si tratti di un nodo indipendente la competenza e'  del

Coordinatore  Regionale.  Se questo metodo non e'  risolutore  e'

possibile proseguire con la procedura descritta al punto 9.5.





9.3 Problemi con il Coordinatore del Net.



Come per tutte le dispute, il primo passo e' entrare in  contatto

diretto con il Coordinatore.



Il secondo passo e' entrare in contatto con il Coordinatore della

Regione.  Se il caso lo giustifica, vi sono molte azioni  che  e'

possibile  intraprendere, come la sostituzione  del  Coordinatore

del Net o lo scioglimento del Net. In caso di scomunica, la deci-

sione puo' essere annullata ed il nodo reintegrato nel Net.



Se questo metodo non e' risolutore e' possibile proseguire con la

procedura descritta al punto 9.5.



9.4 Problemi con altri Coordinatori.



Le  proteste  riguardanti comportamenti scorretti  da  parte  dei

Coordinatori  sono  trattate come al punto 9.2 e  debbono  essere

inviati  al  Coordinatore di grado immediatamente  superiore.  In

caso  di comportamento scorretto del Coordinatore  Regionale,  ad

esempio, la protesta deve essere inviata al Coordinatore di Zona.



Proteste riguardanti il corretto espletamento dei compiti imposti

dalla Policy sono accettati solo dal livello immediatamente infe-

riore.  Ad esempio le proteste riguardanti la  funzionalita'  del

Coordinatore   Regionale  saranno  accettati  solo  da  uno   dei

Coordinatori  di  Net della Regione. Queste  proteste  dovrebbero

essere  indirizzate al Coordinatore della Zona  dopo  ragionevoli

tentativi di risoluzione locale a mezzo contatti diretti.



9.5 Procedura di appello.



Ogni decisione presa da un Coordinatore puo' essere appellata  al

livello  superiore. Gli appelli debbono essere  presentati  entro

due  settimana  dalla decisione a cui si  riferiscono,  e  devono

seguire la catena di coordinamento, pena il rigetto.



Gli appelli non sono basati su indagini, ma sulla  documentazione

fornita dalle parti del livello inferiore. Ad esempio un  appello

ad una decisione del Coordinatore di Net sara' inoltrato al Coor-

dinatore  di Regione che basera' la sua decisione sulle  informa-

zioni fornite dal Coordinatore di Net e dai Sysop interessati.



La struttura di appello e' la seguente:



*  per le decisioni del Coordinatore di net l'appello deve essere

   inoltrato al Coordinatore Regionale.



*  per  le  decisioni del Coordinatore Regionale  l'appello  deve

   essere inoltrato al Coordinatore di Zona. Questi prendera' una

   decisione che sara' comunicata ai Coordinatori Regionali della

   Zona. Questa decisione puo' essere annullata da un voto a mag-

   gioranza dei Coordinatori Regionali.



*  per le decisioni del Coordinatore di Zona l'appello deve esse-

   re  inoltrato  al  Coordinatore  Internazionale.  Questi  Zona

   prendera' una decisione che sara' comunicata allo Zone Coordi-

   nator Council, che puo' annullarla con una votazione a maggio-

   ranza.



9.6 Limitazioni.



Una  protesta formale non puo' essere inviata piu' di  60  giorni

dopo la data della scoperta della causa dell'infrazione, sia  per

ammissione  che  per  evidenza  tecnica, o  120  giorni  dopo  un

incidente,  sempre  che  non  riguardi  espliciti   comportamenti

illegali.



9.7 Diritto ad una decisione rapida.



Ogni Coordinatore deve prendere una decisione finale e comunicar-

la  agli  interessati  entro  30  giorni  dal  ricevimento  della

protesta o della richiesta di appello.



9.8 Ritorno al Net originario.



Dopo  la risoluzione della disputa ogni nodo ripristinato in  ap-

pello deve ritornare al net locale o alla Regione a cui appartie-

ne, geograficamente o tecnicamente.



9.9 EchoMail.



L'EchoMail  e'  una  forza  importante  ed  efficace  nella  rete

FidoNet.  Ai fini delle dispute riguardanti la Policy  l'EchoMail

e' da considerarsi una tipo particolare di netmail, ed e'  quindi

coperta  dalla  Policy. A causa della sua  natura  l'EchoMail  ha

risvolti  sociali  e tecnici che vanno oltre quanto  previsto  in

questo documento. A causa di queste considerazioni I Coordinatori

FidoNet riconoscono una Policy EchoMail (che estende

e  non  contraddice  la Policy generale, che  viene  gestita  dai

Coordinatori EchoMail e approvata con procedimento simile a quel-

lo  previsto per questo documento) come valida struttura  per  la

risoluzione  delle dispute che hanno come oggetto l'EchoMail.  In

futuro la Policy EchoMail potra' essere fusa con questo  documen-

to.



9.10 Casistica.



La maggior parte della Policy FidoNet e' soggetta ad  interpreta-

zione.  Nessuno puo' prevedere il futuro in un ambiente, come  il

nostro,  cosi' soggetto ad evoluzione. La Policy stessa  e'  solo

uno degli elementi utilizzati per la mediazione delle dispute.



Per  seguire  tale evoluzione, singoli esempi  casistici  possono

essere  rimossi o aggiunti dal Coordinatore  Internazionale,  con

possibilita'  annullamento di tali decisioni da parte dello  Zone

Coordinator  Council. Nel caso la Policy sia emendata in modo  da

invalidate uno di questi precedenti, la Policy ha ovviamente pre-

valenza sul 'caso'.



Sebbene  l'esempio casistico possa essere rimosso, il  testo  non

puo'  esserne  in alcun modo alterato. Tali note,  infatti,  sono

state scritte al tempo della decisione, dalle persone  interessa-

te. Modificare un caso equivarrebbe a riscrivere la storia,  cosa

non appropriata per una organizzazione che ha lo scopo di trasfe-

rire informazioni.






                           SEZIONE 10



                            APPENDICI



10.1 Generalita'.



Le appendici di questo documento sono eccezioni alla normale pro-

cedura di ratifica. Il punto 10.2 puo' essere modificato dal  Co-

ordinatore di Zona di competenza, mentre il 10.3 dal Coordinatore

Internazionale (vedi il punto 9.10).





10.2 Orari della Zone Mail Hour.



La Zone Mail Hour e' osservata tutti i giorni, sabato e  festivi-

ta'  inclusi.  L'ora e' basata sull' Universal  Coordinated  Time

(UTC)  detto anche Greenwich Mean Time (GMT). Nelle aree che  os-

servano  l'ora legale la ZMH (misurata in ora locale) slitta  as-

sieme alla variazione dell'ora. L'orario esatto della ZMH e'  de-

finito singolarmente per ogni Zona dal rispettivo Coordinatore.



Nella  Zona 1 FidoNet la ZMH e' osservata dalle 09:00 alle  10:00

GMT.

Nella  Zona 2 FidoNet la ZMH e' osservata dalle 02:30 alle  03:30

GMT.

Nella  Zona 3 FidoNet la ZMH e' osservata dalle 18:00 alle  19:00

GMT.





10.3 Casistica.



Questa  casistica  su dispute passate sono esempio  per  mostrare

metodi  e  procedure generali. Ogni  pronunciamento  puo'  essere

incluso  in  questo documento a maggioranza dei voti  dello  Zone

Coordinator Council o dei Coordinatori Regionali.



La Policy4 ha imposto cambiamenti notevoli alle funzioni dei  Co-

ordinatori  di Zona ed internazionali. Nei casi seguenti, le  cui

decisioni sono state prese sulla base della Policy3, e'  necessa-

rio  sostituire "Coordinatore di Zona" ad ogni "Coordinatore  In-

ternazionale (*)".



10.3.1 Il caso del nodo disonesto.



Un Sysop di un nodo locale utilizzava la mail per effettuare  at-

tivita'  lavorative eticamente discutibili. Il  Coordinatore  del

suo  Net si secco' non poco, e cancello' il nodo dalla sua  lista

dei nodi.

Il  nodo si appello' al Coordinatore Regionale per avere  l'asse-

gnazione di un nodo indipendente. Il Coordinatore Regionale, dopo

aver consultato il Coordinatore di Net, decise questi aveva  ope-

rato correttamente, e rifiuto' lo status di nodo indipendente.



Il Coordinatore Internazionale (*) non intervenne.



10.3.2 Il caso del furto via mail.



Il  Sysop di un nodo locale faceva uso di file attach  ad  utenti

extra  per farsi inviare il file USER.BBS da vari BBS  locali.  I

Sysop di questi BBS si adirarono, e fecero appello al Coordinato-

re del Net, che fu solidale con questi e cancello' il nodo  dalla

lista dei nodi.



Il Coordinatore Regionale non fu consultato.



Il Coordinatore Internazionale(*) non intervenne.



10.3.3 Il caso del Sysop seccato.



Un  nodo locale si secco' del fatto che il Coordinatore  del  suo

Net  offriva scarsa assistenza. Ripetute istanze non ottennero  i

risultati voluti, cosi' decide di portare la questione all'atten-

zione del Coordinatore Internazionale(*).



Il  Coordinatore Internazionale(*), vedendo che  il  Coordinatore

Regionale non era stato consultato, rigetto' la richiesta.



Il nodo locale sottomise la questione al Coordinatore  Regionale,

che  indago' sulla vicenda e scopri' che c'era una base di  veri-

ta'. Entro' in contatto con il Coordinatore del Net e l'aiuto'  a

configurare il suo sistema in maniera da migliorare il  funziona-

mento del suo nodo.



Il  Coordinatore Regionale decise inoltre che il nodo  locale  si

era adirato stato troppo facilmente, dato che richiedeva  servizi

normalmente non richiesti ad un Coordinatore di Net. Al nodo  lo-

cale vennero fatti presente quali fossero i doveri di un  Coordi-

natore di Net, e gli fu richiesto di limitare le aspettative.



10.3.4 Il caso dello stacanovista.



Un nodo locale, gestito da una azienda commerciale, aveva inizia-

to  ad  inviare messaggi a tutto spiano per  inviare  pubblicita'

commerciale sulla rete FidoNet. Questo disturbo' molto il Coordi-

natore  del suo Net, dato che non voleva gestire il  traffico  di

una operazione commerciale, e chiese al nodo di lasciare il Net.



Il  nodo  locale si rivolse al Coordinatore Regionale, e  gli  fu

assegnato lo status di nodo indipendente nella Regione.





10.3.5 Il segno del Diavolo.



Un  Sysop  locale, il cui sistema era utilizzato per  supporto  a

riti  voodoo, hacking, diffusione di materiale osceno, chiese  al

Coordinatore  del Net un numero di nodo. Il  Coordinatore  decise

che tale sistema fosse inadatto, e nego' il numero.



Il Coordinatore Regionale non venne consultato.



Il Coordinatore Internazionale(*), constatato che il Coordinatore

Regionale non era stato consultato, rigetto' il caso.



10.3.6 Il caso del Sysop sciocco.



Un  utente di vari nodi locali era stato riconosciuto da tutti  i

Sysop  come  uno sciocco. L'utente mise in  funzione  un  proprio

sistema, divenne Sysop e fece richiesta di un numero di nodo.  Il

Coordinatore  del Net rifiuto' la richiesta. Non venne  inoltrato

appello.





10.3.7 Il caso del sovraccarico EchoMail.



Un  nodo locale si innamoro' dell'EchoMail e si associo' a  molte

conferenze, trasferendo i suoi dati attraverso il Net. Avvio' una

conferenza e inizio' a inviare l'EchoMail a molti sistemi, sempre

attraverso il suo Net.



Il  Coordinatore del suo Net osservo' che le prestazioni del  Net

erano  seriamente compromesse, e venne raggiunto un  compromesso:

la maggior parte del traffico non venne piu' trasferita via  Net,

mentre il numero dei messaggi transitanti per il Net venne  limi-

tata a venti per notte. Non furono fatti appelli.



10.3.8 Il caso del sistema inaffidabile.



Un utente locale decide di impiantare un nodo per promuovere  una

meritevole opera di carita'. Il calcolatore era utilizzato duran-

te  il giorno per altre varie attivita', ed il Sysop  era  spesso

fuori sede. I suoi aiutanti dimenticavano frequentemente di  met-

tere  in  funzione il BBS alla fine della giornata,  cosi'  molte

volte  il  sistema  era fuori servizio  per  lunghi  periodi.  Il

Coordinatore  del  Net, vedendo che il nodo non era in  grado  di

ricevere  dati, lo metteva down. Il Sysop, una  volta  ritornato,

riavviava il sistema e chiedeva di essere reinserito come nodo.



Il Coordinatore del Net alla fine decise che il Sysop non era  in

grado  di gestire il sistema in maniera affidabile, e lo  rimosse

dalla lista dei nodi definitivamente. Le successive richieste  da

parte dello stesso Sysop vennero rifiutate. Non furono  inoltrati

appelli.


[Integrazione italiana (Region 33)]